La raccolta dell’organico in una capitale europea
La città di Bratislava (Slovacchia) – che conta circa mezzo milione di abitanti – ha ridotto di 10.000 tonnellate i rifiuti indifferenziati in soli due anni, grazie all’introduzione della raccolta differenziata dei rifiuti alimentari e al recupero del materiale trattato per l’impiego in agricoltura, con l’obiettivo di migliorare la fertilità del suolo e sequestrare carbonio, producendo al contempo energia elettrica rinnovabile.
Normative performanti e una scrupolosa analisi progettuale hanno creato le basi per creare un sistema di raccolta virtuoso in un tempo brevissimo.
Situazione iniziale
La riduzione degli sprechi e delle perdite alimentari lungo la filiera è un obiettivo chiave a livello sia europeo sia globale.
Il Piano d’Azione per l’Economia Circolare dell’Unione Europea e le relative Direttive sottolineano la necessità di ridurre al minimo la produzione di rifiuti alimentari, in linea con i più ampi obiettivi di efficienza delle risorse e sostenibilità.
Queste direttive fissano obiettivi ambiziosi, tra cui:
- Ridurre il conferimento in discarica dei rifiuti urbani al 10% o meno entro il 2035
- Promuovere misure per la prevenzione della produzione dei rifiuti, in particolare quelli alimentari
A livello globale, l’Obiettivo di Sviluppo Sostenibile 12.3 delle Nazioni Unite mira a dimezzare lo spreco alimentare pro capite nei settori della distribuzione e dei consumi entro il 2030, e a ridurre le perdite lungo l’intera filiera.
Questi quadri normativi internazionali forniscono un orientamento essenziale per le iniziative nazionali e locali finalizzate al miglioramento della gestione dei rifiuti alimentari e alla promozione dello sviluppo sostenibile.
In linea con le indicazioni ONU, la Slovacchia ha armonizzato le proprie politiche nazionali con gli obiettivi europei, impegnandosi a:
- Ridurre gli sprechi alimentari lungo tutta la filiera
- Minimizzare i rifiuti biodegradabili provenienti da cucine e servizi di ristorazione, promuovendo la raccolta differenziata
Obiettivi
La nuova normativa ha stabilito l’obbligo di implementare la raccolta dei rifiuti da cucina a partire dal 1° gennaio 2023. La città di Bratislava ha scelto un approccio graduale coinvolgendo i diversi distretti, decidendo quindi di avviare la prima fase nell’ottobre 2021. L’obiettivo principale dell’introduzione della raccolta differenziata dei rifiuti da cucina era quello di ridurre i rifiuti organici dai rifiuti residui, che all’epoca rappresentavano il 20-25% del loro volume. Se consideriamo questa percentuale insieme ai rifiuti da giardino la frazione organica raggiungeva la quota del 45% del totale dei rifiuti prodotti.
Soluzioni
L’introduzione della raccolta dei rifiuti da cucina è particolarmente complessa nei grandi centri urbani.
Per garantire un’implementazione graduale e contenere i costi di adattamento, il Comune si è avvalso del supporto di esperti di economia circolare, che hanno analizzato le opzioni disponibili e supportato la scelta delle soluzioni più efficaci in termini di schema di raccolta, frequenza e attrezzature.
Il servizio è stato avviato inizialmente in un’area pilota, accompagnato da una comunicazione chiara ed efficace rivolta ai cittadini.
La frequenza di raccolta è stata progettata per incentivare la separazione dei rifiuti organici rispetto al conferimento di rifiuti indifferenziati:
- 2 volte a settimana per i rifiuti alimentari
- 1 volta ogni 2–3 settimane per i rifiuti residui
Nei condomìni, il sistema PAYT (Pay As You Throw) è legato alla dimensione dei contenitori (120, 240 o 1.100 litri), al numero di contenitori e alla frequenza di svuotamento, con almeno una raccolta settimanale garantita.
Per le abitazioni unifamiliari, la raccolta del residuo avviene una volta a settimana (e solo due volte al mese in inverno).
Per sostenere il nuovo servizio, il Comune ha fornito ai cittadini:
- Stelo 10
- Sacchetti compostabili
- Urba 20
I contenitori sono stati dotati di tag RFID per consentire identificazione, tracciamento e raccolta dati, utili all’ottimizzazione della gestione dei rifiuti.
Risultati
I progressi sono stati monitorati attraverso indicatori chiave, come il volume di rifiuti biodegradabili raccolti e la percentuale di rifiuti alimentari sul totale dei rifiuti prodotti.
Nel 2021, la raccolta dei rifiuti organici ammontava a circa 8.000 tonnellate; dopo l’introduzione del servizio, sono state raccolte circa 18.000 tonnellate.
Ogni anno, dal 2021 in poi, la raccolta dei rifiuti organici si è mantenuta tra 8.000 e 10.000 tonnellate.
Nei distretti pilota, il programma ha coinvolto un numero significativo di famiglie, raggiungendo un tasso di impurità inferiore all’1%.
Nello stesso periodo, i rifiuti residui sono diminuiti da circa 106.000 tonnellate a 95.000 tonnellate l’anno.