Il sistema areato per l’organico: perché oggi conta ancora di più

Negli ultimi anni, la gestione della frazione organica è diventata un tema centrale nelle politiche ambientali europee e italiane. La Direttiva UE 2018/851, recepita in Italia dal D.Lgs. 116/2020, ha reso obbligatoria la raccolta differenziata dell’organico per tutti i Comuni, mentre il Rapporto ISPRA Rifiuti Urbani 2024 evidenzia come questa frazione rappresenti circa il 40% del totale dei rifiuti urbani.
Un peso significativo che incide direttamente su costi operativi, qualità del riciclo e raggiungimento degli obiettivi europei.

In questo scenario, strumenti capaci di ridurre l’umidità e migliorare la qualità del rifiuto diventano fondamentali sia per i gestori che per i cittadini. È qui che il sistema aerato – nato 22 anni fa – dimostra di essere ancora oggi un alleato decisivo.
Quando Sartori Ambiente sviluppò il primo sistema aerato domestico nel 2003, l’attenzione era rivolta soprattutto a migliorare l’igiene e a ridurre i cattivi odori nelle cucine. Per questo venne progettato un sistema composto da:

  • contenitore Stelo aerato
  • sacchetto in bioplastica compostabile conforme alla UNI EN 13432:2002.

Sperimentazioni e test condotti dimostrarono risultati molto netti:

  • riduzione del peso tra il 12% e il 22%
  • odori e muffe limitati dopo una settimana
  • sacchetto perfettamente integro

Oggi sappiamo che quegli effetti migliorano non solo la vita quotidiana, ma anche l’intera filiera del trattamento dell’organico.

Cosa rende efficace un sistema aerato?
Il principio è semplice: l’aria giusta, al momento giusto.
Il contenitore Stelo è costruito in polipropilene riciclato certificato Plastica Seconda Vita e presenta una struttura completamente forata. Questa permette:

  • evaporazione dei liquidi
  • riduzione della formazione di percolati
  • minore attività microbica anaerobica, responsabile dei cattivi odori
  • mantenimento della resistenza del sacchetto compostabile e biodegradabile.

Il risultato è un processo naturale di pre­-asciugatura che trasforma il rifiuto organico in un materiale più stabile, leggero e gestibile.
Dopo oltre vent’anni, il sistema aerato continua a essere scelto da Comuni e gestori perché unisce in modo efficace solidità tecnica, sostenibilità ambientale, semplicità d’uso, riduzione dei costi ed elevata compatibilità con le normative in continua evoluzione.
Una soluzione nata prima delle attuali direttive, ma perfettamente in linea con le esigenze moderne di una filiera dell’organico più efficiente, più leggera e più sostenibile.

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