Pensato per chi separa, fatto per chi raccoglie

UrbaE rappresenta una nuova generazione di contenitori per la raccolta differenziata domestica, progettati per mettere al centro le persone – operatori ecologici e cittadini – e per migliorare in modo concreto la qualità del servizio. Nasce dall’idea che un contenitore non sia un semplice oggetto funzionale, ma uno strumento capace di influenzare comportamenti, ridurre gli impatti fisici del lavoro e contribuire alla costruzione di sistemi di raccolta più efficienti e sostenibili.
Dalla ricerca scientifica alla scelta dei materiali, dal design ergonomico alla collaborazione con i territori, ogni aspetto di UrbaE è stato studiato per risolvere problemi reali e generare valore lungo tutta la filiera. Le aree che seguono raccontano gli elementi chiave che lo rendono un prodotto unico nel panorama della raccolta differenziata.

  1. Ergonomia certificata e attenzione al benessere degli operatori

UrbaE nasce da un percorso di ricerca durato due anni, sviluppato in collaborazione con CeRiSM e Università degli Studi di Trento, che ha portato a un ripensamento radicale del contenitore domestico.
Il progetto si è basato su analisi biomeccaniche e osservazioni sul campo, con l’obiettivo di ridurre il sovraccarico muscolo-scheletrico degli operatori ecologici, soprattutto durante le fasi di sollevamento e movimentazione dei contenitori.

Il contenitore ha ottenuto certificazioni ergonomiche rilasciate da enti indipendenti, che ne attestano l’efficacia nel diminuire lo stress fisico e l’incidenza di infortuni, contribuendo a migliorare salute, sicurezza e qualità del lavoro.

  1. Design funzionale al miglioramento della qualità della raccolta

Oltre alla componente ergonomica, UrbaE è stato progettato per semplificare l’esperienza d’uso dei cittadini, favorire comportamenti più corretti e migliorare la qualità della differenziata.
Il design guida gli utenti verso conferimenti più ordinati grazie a scelte mirate: aperture intuitive, maneggevolezza aumentata, materiali certificati e contenuti riciclati elevati.
Questo approccio integra i principi della Teoria del Nudge, puntando su piccoli stimoli positivi che incoraggiano azioni virtuose senza imporre obblighi.

  1. Innovazione collaborativa tra ricerca, aziende e territori

Il progetto ha coinvolto diverse realtà del settore – tra cui Contarina, Fiemme Servizi e SAE Valle Sabbia – che hanno messo a disposizione operatori, dati e mezzi nella fase sperimentale.
Questa cooperazione ha permesso di progettare un contenitore realmente basato su esigenze reali, osservate sul campo, e non su ipotesi teoriche.

  1. Sostenibilità dei materiali ed economia circolare

UrbaE è realizzato con polipropilene riciclato certificato “Plastica Seconda Vita”, con un contenuto tra l’85% e il 95%.
Una scelta che consente di ridurre l’impatto ambientale dell’intero ciclo di vita del prodotto e di valorizzare gli output della raccolta differenziata, trasformandoli in strumenti che migliorano la stessa.

x
Richiesta informazioni
Newsletter
Area riservata