“La pianta del Mondo” di Stefano Mancuso è un piacevolissimo viaggio in otto tappe che illustra il nostro legame con quello che costituisce l’85% della vita presente su questo pianeta e che troppo spesso costituisce solo lo sfondo muto e invisibile della nostra esistenza.
Lo stile narrativo ricorda molto, almeno a me, il grande Bill Bryson ragion per cui la lettura scorre fluida ed entusiasmante. Che dire ancora? Leggetelo e gustatevelo fino in fondo.
Concludendo ila lettura mi è venuta in mente una frase contenuta in una canzone di Brunori sas: “A volte basta una canzone, anche una semplice canzone per ricordarti chi sei” (Canzone contro la paura) e ho scoperto che talvolta, succede anche con i libri. Buona lettura!